Aiutiamo chi ora è in difficoltà

Aiutiamo chi ora è in difficoltà

chi ora è in difficoltà

Crediamo che aiutare quando naturalmente si ha la possibilità di farlo, sia un grande gesto d’amore, verso chi è nel bisogno, e riesce attraverso un piccolo aiuto, talvolta a salvarsi addirittura la vita.

E’il più nobile gesto d’amore terreno, quello di aiutare il prossimo, esattamente come ci viene indicato da stesso nel Vangelo, poichè Gesù non solo aveva compassione dei poveri, ma si interessava di loro e dei loro bisogni.

Lui e gli apostoli avevano un fondo comune da cui attingevano per aiutare gli israeliti bisognosi. (Matteo 26:6-9; Giovanni 12:5-8; 13:29) incoraggiò quelli che volevano divenire suoi seguaci a riconoscere che avevano l’obbligo di aiutare gli indigenti.

A un giovane capo ricco disse: “Vendi tutto ciò che hai e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; e vieni, sii mio seguace”.

Il fatto che quest’uomo non fosse disposto a separarsi dai suoi beni dimostra che amava le ricchezze più di quanto amasse e il prossimo.

Non aveva quindi le qualità necessarie per essere un discepolo di Gesù. — Luca 18:22, 23.

E nella lettera ai Corinzi (1-13)

1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.


2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.


3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.


4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 

5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del ricevuto, 

6 non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 

7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 

8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 

9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 

10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 

11 Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. 

12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.


13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!”

nel silenzio chi incontriamo, senza pubblicare foto o facendo nomi e cognomi, poichè crediamo nel rispetto e nella dignità di cui ogni uomo ha diritto, seppur nel bisogno.

 

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