Preghiera contro le ferite della vita

Preghiera contro le ferite della vita

Preghiera contro le

GESÙ, il ci narra che a Gerusalemme hai guarito un uomo malato da 38 anni: una tutta segnata dalla malattia. 


La di tanti, forse di tutti, è segnata da se non fisiche ed esteriori, certamente psichiche e interiori, morali e spirituali. 


In ogni momento può avere inizio una malattia, ma ci sono alcuni momenti importanti della vita, nei quali i traumi e le ferite che subiamo sono origine e causa di continuo ma­lessere e di persistenti sofferenze. 


Gesù, ora voglio pregarti di tornare indietro nel tempo e di ripercorrere con me il corso della mia vita, dal concepi­mento all’età di oggi. 


Tu sei l’Eterno, Tu sei sempre vivo e presente. Tu conosci e hai seguito tutta la storia della mia vita. Tu mi hai sempre amato e mi ami ancora. 


Ti prego: risana le ferite che ho ricevuto nei vari momen­ti della vita, che ancora sono aperte e sanguinano, che mi fanno star e soffrire. 


Dà salute al mio corpo e più ancora dà pace al mio cuore. Risana e rinnova tutta la mia vita. 


Dà serenità e armonia alla mia casa e a ogni ambiente in cui vivo. 


Gesù, risana le mie ferite. 

GESÙ, ti prego di guarirmi da tutte le ferite avute da quando sono stato concepito e venivo formato nel grembo di mia madre.

 
Liberami e guariscimi da qualunque sofferenza mi sia stata procurata da mia madre e attraverso le circostanze della dei miei genitori. 


Gesù, ti prego di guarirmi dal trauma della nascita. Liberami e guariscimi dal dolore avuto al momento del parto e da tutte le sofferenze che patii nei primi giorni di vita. 


Gesù, ti prego di guarirmi da tutte le ferite avute negli anni della mia infanzia, nei quali non ho avuto sempre dalla mamma e dal papà quell’amore materno e paterno di cui avevo tanto bisogno per prendere forza e sicurezza. 


Liberami e guariscimi da tutte le ferite dell’infanzia con il tuo amore tenero e forte. 


Gesù, ti prego di guarirmi da tutte le ferite avute nella mia famiglia, nella quale non mi sono sentito subito e sem­pre considerato e amato. 


Ti prego di guarirmi da tutte le ferite causate dalle rela­zioni sbagliate con i fratelli, le sorelle e tutti i familiari che non mi capivano e non mi mostravano tutto il loro affetto.

Così non mi sono mai sentito accettato e amato da loro. 


Liberami e guariscimi da questi tristi sentimenti, ancora vivi, col farmi sentire una persona importante ai tuoi occhi e che Tu ami di un amore personale. 


Liberami e guariscimi da questi tristi sentimenti, perché io possa perdonarli e dimenticare cose passate. 
Gesù, risana le mie ferite. 

GESÙ, ti prego di guarirmi dal trauma avuto quando entrai per la prima volta nella scuola, momento difficile per me molto sensibile, timido, insicuro.

 
Liberami da tutti i tristi ricordi degli anni di scuola che ancora mi fanno soffrire.

 
Guariscimi da tutte quelle ferite, esperienze che hanno ro­vinato il mio carattere e creato in me complessi. 


Apri il mio cuore, rendimi libero e sicuro dinanzi agli altri, dammi fiducia in me stesso e coraggio di agire. 


Gesù, ti prego di guarirmi da tutte le ferite della mia adolescenza, causate da tante sofferenze. 


Liberami e guariscimi da tutte le esperienze che ho avuto da adolescente e che mi causano ancora vergogna, paura, sofferenza. 


Non si possono cancellare, ma Tu entra nel mio cuore e trasformale in maniera che siano ora per me positive. 


Gesù, ti prego di guarirmi dai tristi ricordi del passato che spesso conservano mogli e mariti; da tutte le ferite e sofferenze che sono tipiche di persone che vivono nel matrimonio.

Liberami e guariscimi da tutte queste cose. 


Prendi nelle tue mani tutte le ferite e le sofferenze del passato affinché, d’ora in avanti, il mio matrimonio sia pulito, riprenda ad essere più libero e più sereno e la mia fami­glia sia sana e santa, unita e felice. 


Gesù, risana le mie ferite. 

GESÙ, come il malato della piscina di Gerusalemme, sono dinanzi a Te con le passata. 


Te le ho ricordate, ma Tu già le conoscevi. 


Ti ho pregato con fiducia di guarirmi, ma Tu già hai avuto compassione delle mie sofferenze e hai desiderato di guarirmi. 


Come al paralitico dì anche me: “Alzati, prendi il tuo let­tuccio, e cammina”. 


Rialzami, fammi riprendere le forze necessarie, fammi ri­prendere il cammino della vita, con libertà e serenità.

 
Tu sei “Gesù”, colui che salva. Tu sei il mio Salvatore. Salvami da tanti mali della passata che ancora grava­no sul mio cuore e anche sul mio corpo. 


Ti lodo e ti ringrazio, perché sono certo che lo stai facendo. 


Il mio ringraziamento concreto è un rinnovato impegno: che il cammino della vita sia fatto secondo la tua parola e il tuo esempio.

 
Grazie, Gesù.

Pubblicato da luceperluce

Studioso di religioni e artista. Vivo nell'ombra per donare luce al mondo in ogni mio giorno.

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